L’ALCHIMIA
Possiamo definirla alchimia oppure semplicemente chimica…
Le Campane Tibetane vengono forgiate da oltre 4000 anni anche con un pizzico di magia!!!
Quando giriamo per Tamel, a Kathmandu, il luogo dove troviamo ad ogni angolo di strada centinaia, migliaia di “ciotole”, perdiamo il senso di una tradizione millenaria che resterà sempre avvolta da segreti e misteri per catapultarci in una realtà esclusivamente commerciale.
Ci vengono incontro proponendoci le più “belle Campane Tibetane”, le più antiche, le migliori in assoluto decantando il valore dei 7 metalli coi quali vengono realizzate: l’oro, l’argento, il rame, lo stagno, il ferro, il piombo e il mercurio…
Sappiate che da che mondo è mondo tutte e sottolineo tutte le Campane Tibetane sono in bronzo che altro non è che una lega di rame e stagno!!!
Senza ombra di dubbio, nel rispetto di ciò che la tradizione vuole, l’amalgama preparata per la forgiatura delle migliori ciotole conteneva anche una minima parte di oro e di argento.
Per chiarire meglio, il ferro fonde alla temperatura di 1538 °c, in Nepal non esistono altiforni che consentano la sua fusione per cui è presente solo a livello di tracce o impurità nell’amalgama composta da rame e stagno (come molti altri metalli neppure contemplati nella tradizione), il mercurio solidifica a -38,83 °c quindi non potrà mai essere presente nell’amalgama delle Campane Tibetane come neppure il piombo che è un metallo malleabile anche allo stato solido caratterizzato inoltre da un elevato peso specifico.
Ma tutto ciò non deve avere per noi alcuna importanza, quel che conta è la purezza del suono, gli infiniti armonici, la vibrazione intensa e persistente, la sua “anima”.
La purezza degli elementi e l’abilità degli artigiani sono il vero segreto che si cela dietro una straordinaria campana tibetana.