Attività olistiche:

definiamo una volta per tutte qual è la situazione in materia di regolamentazione delle cosiddette discipline o attività olistiche?

La legge n. 4 del 14 gennaio 2013 promulgata relativamente all’esercizio delle professioni non organizzate, non regolamenta nessuna di queste professioni, tantomeno il relativo obbligo di tirocinio.

Essa si limita a predisporre un elenco di associazioni di categoria senza legittimare o regolamentare nessuno e nessun tipo di attività professionale.

Oggi esistono numerosissime organizzazioni nate unicamente con lo scopo commerciale di comprovare l’esistenza di professioni che nella realtà non esistono (secondo la nostra normativa) e che non sono mai state regolamentate da alcuna legge dello Stato.

Queste organizzazioni si presentano sotto forma di federazioni o associazioni professionali di categoria che riconoscono, senza alcun esame di Stato (requisito fondamentale richiesto per tutte le professioni o attività effettivamente regolamentate dalle legge), l’appartenenza alle stesse che “garantirebbero”  credibilità e valore (privi di qualsivoglia fondamento) alle attività olistiche svolte.

Il tutto purché si versino a queste associazioni o federazioni quote annuali (sovente elevate).

Così facendo, si permetterebbe agli aderenti o affiliati di dichiarare la propria appartenenza ad un’associazione “riconosciuta” (da chi?).

Le varie scuole, associazioni, accademie, istituti di discipline alternative possono legittimamente impartire lezioni di qualsivoglia tematica ma non possono abilitare all’esercizio di alcuna professione, l’abilitazione all’esercizio professionale è conferita unicamente a chi ha conseguito un titolo solo dopo aver sostenuto esami di Stato.

I diplomi, le certificazioni e/o gli attestati rilasciati dalle scuole di discipline olistiche comprovano esclusivamente la formazione e l’insegnamento ricevuto senza però abilitare ad alcun esercizio di qualsivoglia attività e non possono essere parificati in alcun modo a titoli aventi valore legale.

Eventuali riconoscimenti di associazioni italiane con sedi anche estere non hanno valenze legali o giuridiche ma esclusivamente culturali che consistono nel condividere un programma comune.

Le ormai numerose scuole di formazione che sbandierano “irreali” riconoscimenti,  dimenticano di specificare che la figura professionale non è riconosciuta e che il loro corso, magari accreditato da qualche associazione di categoria (non riconosciuta dallo Stato) ha unicamente valore culturale e non legale.

Tutti i riconoscimenti privati sono sempre privi di valore legale, le scuole che hanno ottenuto il patrocinio di un ente pubblico (magari per corsi ECM) non hanno acquisito il “riconoscimento” dall’ente stesso né tantomeno quello della professione o delle attività olistiche oggetto dell’insegnamento.

Non esiste alcun “obbligo” di conseguimento di un titolo olistico per poter esercitare.

Questo obbligo (inesistente) è semplicemente un mezzo per far spendere grosse cifre di denaro alle persone. 

Attività olistiche

L’esercizio delle attività olistiche può essere esercitato purché dette attività non violino le normative vigenti.

Spero di essere stato abbastanza chiaro, di avervi fatto comprendere il gigantesco business che caratterizza questo mondo così poco “olistico”.

Ormai siamo giunti al “chi offre di più” ma non in formazione, in loghi di adesione, affiliazione, in numeri di registrazione ai vari enti, in crediti… una montagna di fumo!!!

Non serve a nessuno un bel diploma pieno di loghi, riconoscimenti, crediti, non ha alcun valore, serve invece una formazione seria, professionale che permetta di fare realmente la differenza, una formazione che faccia sì che gli operatori comprendano la reale importanza, il valore di quello che hanno potuto imparare.

Se avrete tempo, voglia di navigare e comprenderete realmente ciò il web oggi offre, vi renderete conto che sovente, con estrema astuzia, quasi tutto viene propinato e venduto ad arte dimostrando indubbiamente grandi capacità di marketing.

Da chi ha trasformato in un batter d’occhio attività evidentemente non più remunerative che nulla avevano a che vedere con le discipline alternative in scuole per l’insegnamento di attività olistiche fiutando il business fino ad arrivare agli ormai numerosi “maestri” che, come vi ho già detto altre volte,  si sono guardati bene dal “raccontare” dove e come si siano formati ma soprattutto in quanto tempo abbiano imparato “professionalmente” ad esercitare la loro attività.

Alla faccia dell’etica!

Il cuore assume sempre più la forma del salvadanaio e capita anche che non ci si risparmi nello sparlare (più o meno velatamente) delle attività svolte dagli altri.

Non dimentichiamoci poi dei molti saccenti che considerano le terapie alternative (tranne quelle eventualmente da loro praticate) attività inutili, assurde, esercitate da mistificatori.

Tra queste vengono citati i trattamenti con le Campane Tibetane, Reiki, la Cristalloterapia, la Cromoterapia…

E ci si sente dare anche dei poveri ignoranti che usano la magia, l’occulto.

Dopo 45 anni dedicati al Suono, mai per lavoro bensì per passione, posso dire…

Si vergognino questi “signori” per la loro altezzosità qualunque ruolo rivestano, si vergognino per il disprezzo nei confronti di tutti coloro che svolgono le loro attività con professionalità, serietà, passione e molta umiltà.

La magia è quella scienza capace di mettere l’uomo in contatto con le forze della natura quindi, non è altro che una forza naturale fisica senza alcunché di irreale, non prepariamo pozioni con ali di pipistrello e code di rospo.

Occulto altro non significa che nascosto, sconosciuto, non manifesto o comprensibile per tutti.

E saremmo noi gli ignoranti?

Da un grande professionista purtroppo scomparso, il Dott. Giacomo Tamponi, un medico ematologo dotato di un cuore straordinario, ho imparato un principio fondamentale;  un giorno mi disse: “basta che funzioni”.

State pur certi che chiunque dovesse ritrovarsi a dover affrontare un grave problema, sarebbe disposto ad affidarsi a chiunque pratichi seriamente le più disparate metodologie alternative se non avesse riscontrato benefici dalla medicina tradizionale a meno che non abbia compreso il vero valore della sua esistenza.

La vita è il bene più prezioso che possediamo, per questo motivo, qualora decidessimo di intraprendere un percorso per l’apprendimento di una disciplina olistica, non tramutiamo questa scelta in un business.

Non saranno mai gli inutili “bollini” appiccicati ai nostri attestati che faranno di noi degli operatori eccellenti, ciò che conterà sarà la nostra professionalità e la nostra capacità di esprimerla, interpretarla con serietà, sincerità, umiltà e amore.

Dario Gasparato

Attività olistiche

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